Dalla teoria dell'attaccamento e dalla psicologia evoluzionista,
un test proiettivo per l'età scolare:
il Coffy Test
Nei servizi di psicologia e neuro-psichiatria dell'età evolutiva sono ancora
diffuse tecniche proiettive, quali le favole della Duss, C.A.T., Blacky Pictures,
Patte Noire, ecc., utilizzate allo scopo di acquisire una conoscenza del quadro
psichico generale, sebbene queste metodiche siano prive di validazione
statistico-scientifica e pertanto da anni abbandonate dagli ambienti di ricerca.
Da qui l'idea di costruire un nuovo test proiettivo per studiare le
rappresentazioni mentali che il bambino ha delle sue relazioni con i genitori,
superando entrambi i limiti delle metodiche "classiche": il quadro teorico superato
e l'assenza di validazione statistica, mantenendo però la semplicità e la rapidità
d'uso, compatibili con l'attività clinica.
L'oggetto di indagine del Coffy Test sono le rappresentazioni mentali, il
modo del bambino di processare le informazioni con forte contenuto emotivo:
pericoli, difficoltà, divieti educativi, autonomia esplorativa, condivisione
con i coetanei, affettuosità e separazione dai genitori.
Il Coffy Test valuta il monitoraggio cognitivo di queste emozioni quale indice
del funzionamento mentale.